Viaggiare leggeri.

Tra le infinite cose che si sperimentano nella vita, quasi tutto è inutile.  Superfluo, temporaneo, ingannevole, distorcente. Alla fin fine, le personalità complesse o egocentriche (i sensibili sono ormai estinti) affondano perché non riescono a scrollasi di dosso ciò che è accaduto loro. Soprattutto, non riescono a gettare via il ricordo di quelli che li hanno fregati. Detto in due parole, bisogna viaggiare leggeri. Tantissime cose a cui davamo un’importanza capitale cinque o dieci anni fa, ora non contano più un cazzo. E quelle a cui diamo importanza oggi, beh…,finiranno allo stesso modo nel grande immondezzaio universale.

Fregarsene di tutto, dunque, e al tempo stesso godere della vita come di un avvenimento positivo.

Ah sì, e dimenticare chi ci ha fregato. Senza sognare infinitamente di farlo soffrire e sanguinare, di schiacciarlo, di umiliarlo. Senza vivere un’unica, infinita scena di tortura al rallentatore, con la telecamera mentale che indugia sul momento in cui lui/lei morde la polvere.

Quel bastardo.  Quella puttana. Quell’arrogante.

Quella persona che manco si ricorda il nostro nome, insomma. Ah, ma noi non ci siamo dimenticati il suo, potete ben giurarlo. Come faremmo senza quella preziosa ossessione? In fondo è rassicurante. Una compagnia fedele, che ci aiuta a trovare un elemento di routine nelle nostre giornate.

Viaggiare leggeri. Stingere tutto quello che c’è nella mente, perché non esiste più. Il tempo stinge a tal punto ricordi, persone e situazioni che potremmo aver vissuto la vita di un altro senza saperlo. I nostri passati sono, più o meno, tutti intercambiabili.